Amenorrea

 

Amenorrea: Cos'è e cosa vuol dire

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Con il termine Amenorrea si indica l’assenza del ciclo mestruale. Trattandosi di un’assenza totale, questa sta ad indicare che si ha a che fare con un caso di sterilità. E’ quindi necessario cercare di capire di cosa si tratta quando si parla di amenorrea. Prima di tutto è fondamentale specificare che esistono due tipi di amenorrea, ovvero primaria e secondaria.

 

Amenorrea primaria

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Si tratta di amenorrea primaria quando la donna non ha ancora avuto la comparsa della prima mestruazione fino al sedicesimo anno di età. Di solito il primo ciclo mestruale si presenta nelle ragazzine tra i 10 e i 14-15 anni. In genere non viene mai superata questa soglia d’età, ma quando una ragazza al compimento dei 16 anni non ha ancora avuto la sua prima mestruazione allora è necessario sottoporla ad una visita ginecologica per effettuare una serie di indagini. Esistono infatti alcune malattie cromosomiche che colpiscono solo le donne e tra i loro sintomi c’è proprio un ritardo nello sviluppo con l’amenorrea primaria. In alcuni casi viene somministrata una terapia ormonale per stimolare l’attività ovarica.

 

Amenorrea secondaria

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L’amenorrea secondaria invece colpisce le donne che invece avevano già avuto delle mestruazioni regolari. In questo caso si tratta dell’interruzione delle mestruazioni per almeno sei mesi consecutivi in una donna che ha sempre avuto dei cicli regolari. Anche nel caso dell’amenorrea secondaria è necessario rivolgersi ad un buon ginecologo con lo scopo di avere una diagnosi in grado di individuare l’origine del problema. Bisogna sempre considerare che non è normale quando le mestruazioni si interrompono prima della menopausa.

Per esempio possono essere diverse le cause che provocano l’amenorrea secondaria. Dallo stress eccessivo alla presenza di cisti che finiscono con l’inibire l’attività delle ovaie. Anche in questo caso il ginecologo può sottoporre la propria paziente ad una terapia ormonale oppure può individuare quali sono le condizioni che possono far ritornare il ciclo mestruale.

 

 

Amenorrea: primaria e secondaria

L’amenorrea è una malattia che colpisce solo il genere femminile e che consiste nell’assenza totale delle mestruazioni. Nel caso di amenorrea diagnosticata dal medico specialista ci troviamo in un vero e proprio caso di sterilità momentanea e ciò è facilmente intuibile in quanto è proprio l'apparato riproduttivo femminile che non svolge il proprio compito. In questi casi è quindi obbligatorio rivolgersi al proprio medico ginecologo di fiducia per una visita di controllo in modo di risolvere efficacemente il problema e curare la patologia.

 

Quali sono le cause dell’amenorrea?

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Quando si parla di Amenorrea ci si rivolge al mondo femminile perché con questo termine ci si riferisce all’assenza di mestruazioni. Come già anticipato, ci sono due tipi di amenorrea, la primaria e la secondaria. L’amenorrea primaria può colpire le donne che non hanno ancora avuto la prima mestruazione al compimento del 16esimo anno di età. Le mestruazioni di solito compaiono entro i 15 anni, quindi è necessario sottoporre la giovane ragazza ad una prima visita ginecologica per eseguire una serie di indagini.

L’amenorrea secondaria, invece, consiste nell’interruzione del ciclo mestruale per almeno sei mesi consecutivi in quelle donne che hanno sempre avuto un ciclo molto regolare. Solo una visita ginecologica può individuare l’origine del problema, perché il ciclo mestruale non dovrebbe sparire prima della menopausa.

Proprio il ginecologo, sia nel caso di amenorrea primaria che nel caso di amenorrea secondaria, può individuare quali sono le cause di questo problema. Sono numerose le donne che si chiedono quali siano le
cause che provocano l’amenorrea. Prima di tutto è necessario precisare che le mestruazioni sono l’esito di un difficile processo che coinvolge numerosi organi come l’utero, i genitali, le ovaie, l’ipotalamo e l’ipofisi.

Qualsiasi anomalia di questi organi può causare l’amenorrea. Nelle donne in età riproduttiva però di solito l’amenorrea è causata dall’anovulazione cronica. Questo sta ad indicare che anche se c’è un ovaio funzionante questo non riesce ad essere raggiunto dai segnali ormonali che sono necessari per indurre l’ovulazione e quindi la mestruazione. Un’altra causa dell’amenorrea è l’ovaio policistico, che però nella maggior parte dei casi provoca solo
irregolarità nelle mestruazioni.

Anche le cicatrici causate da un intervento chirurgico all’utero possono bloccare le mestruazioni. L’amenorrea secondaria si presenta anche durante l’assunzione di farmaci chemioterapici. Non vanno sottovalutati inoltre il forte stress (amenorrea ipotalamica) e un grave stato di denutrizione. Per risolvere il problema alla radice quindi bisogna individuare la causa giusta con l’aiuto del ginecologo e di altre figure come lo psicologo ed il nutrizionista.

 

Sintomi dell’amenorrea

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Con il termine amenorrea si indica l’assenza totale del flusso mestruale in una donna. In alcuni periodi della vita questa è una cosa normale, come durante la gravidanza, l’inizio dell’allattamento, la menopausa e anche nel periodo che precede lo sviluppo sessuale. Come già ribadito più volte, esistono due tipi di amenorrea, la primaria e la secondaria.

La prima coinvolge tutte le ragazze che al compimento del 16esimo anno di età non hanno ancora avuto il primo ciclo mestruale, mentre la seconda riguarda tutte coloro alle quali il ciclo sparisce per almeno sei mesi consecutivi. In entrambi i casi è importante rivolgersi ad un buon ginecologo per avere una diagnosi. Ovviamente bisogna prestare la massima attenzione a quelli che sono i sintomi dell’amenorrea. In realtà però si tratta di un discorso molto semplice, perché già l’amenorrea rappresenta un sintomo di questa patologia, ovvero l’assenza del ciclo mestruale.

Nel caso di amenorrea secondaria però la paziente deve prestare attenzione ai giorni di distanza tra un ciclo e l’altro per poterlo comunicare al proprio ginecologo. L’intervallo tra un flusso e l’altro è di circa 28 giorni, ma questo può allungarsi anche tra i 50 e gli 80 giorni. In questi casi si ha l’oligomenorrea che, se non viene presa in tempo, può evolvere anche in una vera e propria amenorrea secondaria. Di solito il primo ciclo mestruale in una giovane ragazza compare tra i 10 e i 15 anni.

Quando però questa compie 16 anni senza mai aver avuto le mestruazioni allora vuol dire che si ha a che fare con un caso di amenorrea primaria che sta ad indicare un semplice ritardo nello sviluppo. Solo il ginecologo saprà riconoscere i sintomi legati all’amenorrea oppure,  in seguito ad un’accurata visita, potrebbe anche collegare l’assenza del ciclo mestruale ad un’altra causa che potrebbe non essere collegata all’amenorrea, come la presenza di cisti.

 

 

Quando consultare un medico?

È sempre opportuno richiedere l'assistenza medica per l'amenorrea. Se l'amenorrea non è correlata alla gravidanza o alla transizione verso la menopausa, tutte le cause dovrebbero essere ulteriormente studiate per escludere condizioni gravi che possono aver provocato questo disturbo.

 

Diagnosi amenorrea

La diagnosi di amenorrea richiede un'attenta storia medica per documentare la presenza di questo disturbo e qualsiasi altra condizione medica coesistente che possa essere la causa dell'amenorrea stessa. Per diagnosticarla, viene inoltre eseguito un esame fisico, compreso un esame pelvico.

A seconda dei risultati, della storia e dell'esame fisico, possono essere ordinati ulteriori test diagnostici. L'esame del sangue, ad esempio, per esaminare i livelli di ormoni ovarici, ipofisi e tiroidei. Questi test possono includere anche le misure di prolattina, ormone stimolante follicolo (FSH), estrogeni, tirotropina, deiduroepiandrosterone solfato (DHEA-S) e testosterone. Per alcune donne, un test di gravidanza è il primo test che deve essere eseguito. Studi di imaging, come l'ultrasuono, la radiografia e l'ecografia, possono anche essere raccomandati in determinati individui per aiutare a stabilire la causa dell'amenorrea.

 

Come si cura l’amenorrea?

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Quando si parla di amenorrea ci si riferisce ad una patologia molto delicata perché rappresenta l’assenza del ciclo mestruale in una donna e quindi tutto questo può indicare che ci si trova dinanzi ad un caso di sterilità. Andiamo ora ad analizzare le cure e le terapie associate alle due tipologie di amenorrea, quella primaria che colpisce le ragazze che non hanno ancora avuto il primo ciclo al compimento del 16esimo anno di età e quella secondaria che invece consiste nell’interruzione del flusso mestruale per almeno sei mesi consecutivi in donne che hanno un ciclo regolare. In entrambi i casi però è necessario sottoporsi ad una visita dal ginecologo per avere una diagnosi precisa.

Trattandosi di un problema molto delicato, la maggior parte delle donne quando sente parlare di amenorrea si pone sempre la solita domanda: si può curare? E come? La risposta è molto semplice, l’amenorrea si cura ma tutto dipende dalla causa che l’ha provocata.

Prima di tutto è necessario specificare che di solito quando ci si trova di fronte ad un caso di amenorrea primaria nella maggior parte dei casi non c’è bisogno di alcun trattamento. Nonostante questo però è fondamentale sottoporsi ad una visita dal ginecologo perché bisogna capire l’origine del problema. In alcuni casi, infatti, il medico può decidere di curare la paziente con trattamenti specifici. Quando, infatti, ha a che fare con un caso di squilibrio ormonale, il ginecologo somministra l’assunzione del progesterone per circa un paio di settimane.

Quando invece il medico si trova di fronte una donna con una cisti uterina in quel caso può ritenere opportuno intervenire con la chirurgia. In caso di sovrappeso o di denutrizione il ginecologo consiglia di seguire una dieta corretta con lo scopo di risolvere il problema dell’amenorrea. Quando invece è presente il tumore della ghiandola pituitaria solitamente viene somministrata la bromocriptina, ovvero un farmaco in grado di ridurre la secrezione degli ormoni come la prolattina.

 

Amenorrea: consigli utili e prevenzione

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Quando il ciclo mestruale non compare entro i 16 anni di età si parla di amenorrea primaria, che può essere causata da malformazioni anatomiche, a lesioni ipotalamiche e ipofisarie. Si parla invece di amenorrea secondaria quando la donna con ciclo regolare registra un’assenza totale del flusso per un periodo di almeno sei mesi consecutivi.

Questa può essere causata da disfunzioni ormonali oppure da malattie. Entrambi i tipi di amenorrea possono essere curati, ma ci sono anche consigli molto utili che potrebbero essere seguiti per la prevenzione.

Prima di tutto gli esperti consigliano sempre di prestare molta attenzione all’alimentazione con una dieta completa con proteine e grassi. Per normalizzare il quadro ormonale i medici consigliano l’assunzione di sostanze come la vitamina E, che si trova soprattutto negli oli vegetali, nelle verdure e nei cereali integrali. Anche la vitamina A migliora la sintesi degli ormoni sessuali.

Questa sostanza è presente nell’olio di fegato di merluzzo, nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nel burro e in molti ortaggi come carote crude, spinaci, cavolo, broccoli, verze, aglio, olio di germe di grano, prezzemolo, crescione, zucca, spinaci freschi, cicoria, pomodoro, lattuga, melone, albicocca, pesca, arancia e anguria. I medici invece consigliano di non sottovalutare un minerale importante come il magnesio che è fondamentale per il benessere femminile. Si rivela infatti molto efficace soprattutto quando l’amenorrea si accompagna a cicli dolorosi.

Ovviamente però il ginecologo dopo aver diagnosticato l’amenorrea consiglia alla paziente di evitare l’abuso di alcol e di provare a smettere di fumare. Una dieta sana potrebbe essere la migliore prevenzione per l’amenorrea, ma ovviamente non bisogna sottovalutare anche l’efficacia di una costante attività fisica. Anche lo stress potrebbe portare una donna in una fase di amenorrea quindi bisogna provvedere a ridurre lo stress e l’ansia anche nella vita quotidiana perché il corpo di una donna ne risente.

 

Amenorrea rimedi naturali

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Con il termine amenorrea si indica la scomparsa del ciclo mestruale in una donna che si trova ancora in età fertile.

I motivi per cui il ciclo mestruale scompare possono essere molti e devono essere scoperti con il proprio medico. Oggi però vediamo alcuni piccoli rimedi naturali (o rimedi della nonna) che possono essere utili in casi di Amenorrea.

  • Per prima cosa evita di mangiare i cibi raffinati, perché indeboliscono il corpo e di conseguenza anche l’apparato riproduttivo ne risente;

  • Il medico o l’erborista potrebbe consigliarti il luppolo, perché è ad alto contenuto di fitoestrogeni;

  • Se credi nei Fiori di Bach o vorresti iniziare ad usarli, allora ti consiglio lo Star of Bethlehem. Sblocca le energie ristagnanti;

  • Le tisane di camomilla influenzano positivamente un ciclo irregolare;

  • Infine in caso di amenorrea i medici consigliano di praticare dello sport. Può andare benissimo un'attività regolare come fare footing o praticare Yoga. Alla fine non è importante cosa, piuttosto è essenziale tenere allenato il corpo così da regolarizzare i suoi movimenti e aumentarne le difese.

 

Le donne che non sono abituate all’attività fisica è bene che non si sforzino troppo altrimenti peggiorerebbero la cosa. In questi casi è bene partire con delle belle passeggiate.
Per quanto riguarda le cure ufficiali, è bene seguire sempre i consigli e le prescrizioni mediche, utilizzando i rimedi naturali per l’amenorrea come supporto.

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Ciclo mestruale lungo: cause, sintomi, cure, terapie, alimentazione, consigli

 

Almeno una donna su cinque soffre di mestruazioni abbondanti. Definito con il nome scientifico di ipermenorrea, si tratta di un flusso che dura più giorni e che in termini di quantità è maggiore  rispetto ad un ciclo mestruale regolare.

 

 

Pur essendo l’intensità del flusso diverso da donna a donna, una scarsità di sangue o troppo abbondante potrebbero essere importanti e seri campanelli d’allarme da non prendere sottogamba.

Questa è una guida su quello che comporta il ciclo mestruale lungo, quali sono le cause, quali i sintomi, le terapie, l’alimentazione da seguire e i consigli.

 

 

Quali sono le donne a rischio

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La prima considerazione che occorre fare in termini di ciclo mestruale lungo concerne il target di donne che viene colpito.

In genere le donne che hanno maggiore rischio di flusso abbondante sono quelle tra i 36 e i 45 anni per il 30%. Tuttavia non mancano adolescenti o donne over 45 che si ritrovano a dover gestire un ciclo mestruale molto corposo. Le ragazzine con il primo menarca possono essere interessate da ipermenorrea per disfunzione di piastrine o di ormoni: è un periodo infatti in cui il flusso del ciclo mestruale viene influenzato dai cambiamenti che l’organismo dell’adolescente subisce.

Il flusso di un ciclo mestruale viene valutato troppo alto quando supera gli 80 ml. Come si individua una ipermenorrea? In primis se devi sostituire l’assorbente ogni ora, se consumi oltre 20 tamponi e/o assorbenti durante tutto il ciclo, se la durata di quest’ultimo è di più di sette giorni e se ci sono dei coaguli sangue.

Se dovessero capitare queste situazioni quando ti viene il ciclo, sarebbe opportuno rivolgerti al tuo ginecologo di fiducia. Quest’ultimo infatti ti darà una terapia (come vedremo anche più avanti) ad hoc per regolarizzare nuovamente il ciclo e così migliorare la qualità della tua vita.

Non ci resta ora che scoprire quali sono e principali cause e quali sono le terapie capaci di ristabilire una corretta intensità del flusso mestruale.

 

Mestruazioni abbondanti: quali sono i sintomi

Il flusso mestruale abbondante oltre a portare perdite di sangue eccessive rispetto alla normalità, si presenta con altri sintomi.

 

La donna colpita da ipermenorrea può infatti:

  • Avere un ciclo mestruale doloroso, anche detto dismenorrea;

  • Soffrire di cali di ferro (sideropenia) il che porta anche ad un aumento del senso di stanchezza, ad una difficoltà di concentrazione e memoria, alla depressione, al calo della vitalità e del desiderio sessuale;

  • Contrarre l’endometriosi, patologia pericolosa perché innalza le probabilità di soffrire di dolore pelvico e avvertire dolori durante i rapporti sessuali, oltre a causare infertilità e menopausa precoce.

 

Il sintomo più evidente e palese è la perdita ematica abbondante. In normali condizioni fisiologiche i quantitativi di flusso di sangue si aggirano intorno ai 30-35 ml.

Invece nell'ipermenorrea il flusso mestruale complessivo può raggiungere anche gli 80 ml. Tuttavia precisiamo che di questa dose appena indicata, circa la metà delle perdite sia rappresentata da trasudato endometriale, liquidi extra-ematici e muco.

 

 

Le cause delle mestruazioni abbondanti

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Il ciclo mestruale con flusso abbondante non è casuale, ma provocato da specifici problemi presenti nel sistema genitale e riproduttivo della donna.

Di norma infatti si sviluppa quando l’utero ha una posizione o una conformazione tale che non riesce a dosare o fermare le perdite di sangue.

Tale condizione viene resa ancora più difficoltosa dall’endometrio che non si contrae nel modo corretto e provoca altresì con malattie legate alla coagulazione del sangue.

Tra le altre cause che possono essere alla base della ipermenorrea si riscontrano tumori (come adenomi, miomi e polipi dell’utero), malattie organiche dell’apparato genitale (come la Chlamydia) e patologie sistemiche più gravi come leucemia, ipertensione e nefropatia. Anche l’endometrite e la congestione dell’endometrio possono causa eccessi di sangue che “esplodono” durante il flusso.

Gli anticoncezionali come spirale ed anello possono essere ulteriore causa di ipermenorrea in quanto la mancanza di sterilizzazione di tali dispositivi possono provocare irritazioni (anche all’endometrio). Identico rischio ad ogni modo può essere provocato dalla pillola anticoncezionale, in particolare se ha un basso dosaggio ormonale, e dai farmaci antidepressivi e antipsicotici.

A provocare mestruazioni abbondanti possono essere anche problematiche legate a sbalzi ormonali come l’iperproduzione di estrogeni. Infine nei periodi in cui ci si sente più affaticate e stressate il flusso può sia diventare scarso sia diventare abbondante.

 

La diagnosi: come capire se si soffre di mestruazioni abbondanti

Per individuare se si soffre di mestruazioni abbondanti occorre innanzitutto osservare il tipo di flusso. Dopodiché riscontrata la prima anomalia bisogna prendere diretto contatto con il proprio ginecologo.

Quest’ultimo chiederà gli esami del sangue, sottoporrà la paziente ad ecografia e andrà ad effettuare i dosaggi ormonali. In questo modo lo specialista potrà riconoscere la natura del problema (patologie, disfunzioni ormonali o anomalie dell’utero) e prescrivere la terapia più idonea.

 

 

Terapie contro il ciclo mestruale lungo

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Per regolarizzare il ciclo mestruale abbondante, il ginecologo dovrà sottoporre la paziente ad una terapia farmacologica. Quest’ultima può comprendere ormoni, sostanze coagulanti, farmaci per il potenziamento del tono muscolare dell’utero e particolari dispositivi intrauterini medicati.

Se la situazione appare troppo grave e pericolosa per la salute della donna, possono essere presi in considerazione anche gli interventi chirurgici (come l’isterectomia, eccezion fatta per le donne che hanno intenzione di avere una gravidanza). Di contro, in casi meno gravi, invece, la terapia combinata ad un’alimentazione a base di ferro può progressivamente sistemare il ciclo abbondante.

Qualora le mestruazioni abbondanti provochino anche l’anemia, oltre a integratori di ferro e i cibi che vedremo più avanti, si consiglia di assumere integratori a base di vitamina C e capillaroprotettori, utili a migliorare la microcircolazione uterina.

Infine, i Fans, farmaci antinfiammatori non steroidei, sono consigliati per la diminuzione della sensazione di dolore che spesso accompagna il ciclo mestruale con flusso eccessivo.

 

Alimentazione contro il ciclo mestruale lungo

L’alimentazione è un fattore di non poco conto quando il ciclo mestruale è abbondante. Bisogna infatti integrare la propria dieta con alimenti ricchi di ferro. In primis devi consumare legumi in abbondanza nello specifico lenticchie e fagioli bianchi.

Anche la frutta secca può aiutare a contrastare la sideropenia, in particolare fichi, datteri ed uvetta. Inoltre c'è da tenere presente che la frutta secca è un toccasana per la pelle della giovane donna contrastando i principali responsabili dell'invecchiamento cutaneo, e allontanando le prime visite a centri medici estetici.

Sì anche al consumo di frutta fresca tra cui lamponi, mirtilli, banane e ciliegie. Anche i vegetali verdi, come rucola, cavoletti e spinaci, prezzemolo e tarassaco, sono ricchi di ferro.

Sempre in termini di cibo, ti riportiamo anche altri consigli alimentari per le mestruazioni abbondanti. Dovresti ad esempio evitare  i cibi che rendono più fluido il sangue, come ananas e melone, cipolla, aglio, asparagi e funghi. Mangia molti alimenti a base di vitamina K (la trovi in particolare negli ortaggi gialli) e di calcio (che trovi nelle verdure a foglia verde, nel finocchio, nei cavoli e nei porri).

 

 

I consigli

Concludiamo l'articolo con alcuni consigli pratici da seguire per provare a contrastare o comunque a gestire il ciclo mestruale abbondante.

Ti suggeriamo di non usare gli assorbenti interni (porta con te e cambiali spesso quelli esterni con le ali lunghe). Se capita di sporcarsi per l’eccesso di sangue, quando esci porta con te delle mutandine di ricambio, o comunque opta per assorbenti esterni sufficientemente grandi da poter gestire tutto lo spazio senza problemi (eventuali macchie potrebbero farti sentire a disagio).

In caso di dolore insopportabile al posto dei classici farmaci da banco (sotto consiglio medico) che possono alleviarlo, prova ad usare una borsa d’acqua calda, bevi tisane e opta anche per rimedi naturali.