Amenorrea e fertilità

 

Due persone che si amano e decidono di passare tutta la vita insieme, hanno il desiderio di concepire un figlio e crescere con tanto amore la famiglia che creano. Purtroppo in Italia ci sono moltissime coppie che non riescono a concepire, e nel 40% dei casi la causa dell'infertilità è addebitabile alla donna.

 

 

Non riuscire ad avere un figlio può essere conseguenza di diversi fattori, tra cui età, malattie dell’apparato riproduttivo, disfunzioni ormonali e non da meno problemi al ciclo mestruale, tra cui l'amenorrea.

 

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Per quanto l’amenorrea non sia la causa principale dell’infertilità femminile, essa può essere una delle concause più probabili perché l’assenza completa di ciclo mestruale in una donna per almeno tre mesi, soprattutto se il motivo della malattia è legato a problemi di peso, comporta alterazioni importanti alle ovaie e quindi all'apparato riproduttivo.

 

 

Per quanto possa sembrare strano, un rapporto difficile con l’alimentazione è in grado di danneggiare in maniera importante la capacità riproduttiva femminile perché un’alimentazione assente o non controllata porta a squilibri del sistema ipotalamo, ipofisario e ovarico con conseguenze importanti per la fertilità femminile. Infatti è statisticamente provato che tre donne su cinque di quelle che soffrono di infertilità dovuta alla presenza di amenorrea presentano un disturbo dell’alimentazione.

E le ricerche mediche comprovano come sia le irregolarità mestruali, sia l’amenorrea possono essere causa di infertilità femminile perché per il mantenimento del menarca e del ciclo ovulatorio è necessario  un peso del corpo di circa 35 chilogrammi.

 

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Un regime alimentare sballato e la perdita di peso inibiscono la produzione di GnRH ipotalamico, alterando la produzione di follicoli e quindi dell’ovulazione che comporta in alcuni casi anche la comparsa dell’amenorrea.

Sono due i dati da considerare  per comprendere se il peso di una donna puà portare all’amenorrea e quindi all’infertilità: il primo è se l’Indice di Massa Corporea è inferiore a 19 kg/m2. Il secondo invece è legato alla percentuale di grasso, perché almeno il 22% del peso corporeo deve essere rappresentato da tessuto adiposo per poter assicurare un normale ciclo ovulatorio.

 

 

In genere le ragazze decisamente sottopeso prima dello sviluppo possono soffrire di amenorrea primaria, mentre quelle  che sono molto  sottopeso dopo la pubertà possono avere un’amenorrea secondaria, se la perdita di peso è pari ad almeno il 10-15% del peso normale, calcolato in base dell’altezza della donna. Inoltre l’anoressia nervosa è responsabile di molte delle cause di amenorrea secondaria.

Ma in ogni caso la notizia positiva è che se la nutrizione torna normale e il peso torna adeguato, comportando quindi la sparizione dell’amenorrea, anche la funzione  ovulatoria ritorna lentamente alla normalità, anche se i valori ormonali vanno continuamente monitorati con l’aiuto di un medico specialista.

 

Amenorrea e ciclo anovulatorio

Il ciclo anovulatorio è una irregolarità dell’apparato femminile in cui si manifestano le mestruazioni, ma non vi è ovulazione. Si manifesta con un ciclo irregolare, o molto scarso o molto abbondante, oppure quando è totalmente asintomatico (un comune ciclo comporta mal di pancia, mal di testa, gonfiori addominali, tensione mammaria, etc).

In caso di amenorrea da ciclo anovulatorio non vi è ovulazione e pertanto non è possibile concepire, indipendentemente dalle cause che l’hanno verificato. Questo non vuol dire che siano causa di infertilità ma che si manifestano con dei sintomi che comportano l’impossibilità a procreare, causati da altri fattori.

 

 

Amenorrea e disfunzioni tiroidee

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Altro fattore che può incidere sull’assenza di mestruazioni e di conseguenza sulla inibizione della fertilità è la disfunzione tiroidea.

La tiroide è una ghiandola che altera il ciclo mestruale quando funziona male: può infatti sia produrre troppi ormoni che vanno ad inibire l’ovulazione e ritardare il mestruo, sia produrre poco ormoni, rendendo il ciclo mestruale breve e provocando un flusso abbondante e prolungato.

 

Amenorrea e blocco mentale

L’assenza di ciclo può essere provocata anche da un blocco mentale, da ansie, preoccupazioni, stress quotidiano. Onde evitare che questo possa essere causa di infertilità, sarebbe opportuno provare a seguire un percorso psicologico, che possa liberare la mente e sbloccare quindi la momentanea assenza di ciclo.

Devi sapere che il sistema ormonale femminile utilizza lo stesso meccanismo e lo stesso codice di funzionamento del sistema nervoso.

Dal momento che avere un figlio è di primaria importanza in una donna, avere un buon rapporto con il proprio corpo e avere la mente libera e propositiva, può agevolare anche il processo di concepimento e la regolarizzazione dell’apparato riproduttore.

È fondamentale insomma prendersi cura di sé, della propria mente e del proprio corpo per giungere al proprio obiettivo: diventare mamme.

 

 

Rimanere incinta senza ciclo mestruale, si può?

Precisiamo in ultimo che non è detto che non esista la probabilità di rimanere incinta in caso di amenorrea. Spieghiamoci meglio: l’assenza di flusso mestruale non vuol dire necessariamente che gli organi riproduttivi femminili non abbiano ovulato.

Anzi in alcune donne il ciclo dell’utero (dove si manifestano le mestruazioni) e quello delle ovaie (dove avviene l’ovulazione) non camminano in simbiosi, il che vuol dire che esiste il rischio di una gravidanza anche in assenza di mestruazioni in quanto si manifestano, seppur sporadiche, delle ovulazioni nelle ovaie. Chi non ha mestruazioni può comunque diventare mamma in molti casi, una cosa non è direttamente collegata all’altra.

Tale situazione andrebbe comunque valutata in sede specialistica, anche perché non aiuta una donna a regolarsi sul periodo di fertilità e sulle probabilità di concepimento.

Chi vuole a tutti i costi un bambino, e vive questa situazione, può non rendersi conto di quale sia il periodo fertile. Di contro, chi non vuole una gravidanza, dovrebbe in ogni caso prendere precauzioni perché potrebbe ovulare a sua insaputa, non avendo le perdite ematiche tipiche delle mestruazioni che si manifestano in ogni donna con un apparato riproduttivo ben funzionante.