Amenorrea secondaria

 

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Se l’amenorrea primaria colpisce soggetti in età giovanile, l'amenorrea secondaria invece interessa soggetti femminili che sino ad allora avevano sempre avuto un ciclo mestruale corretto e improvvisamente invece si ritrovano con disfunzioni. Ovviamente non parliamo di periodi e situazioni particolari di interruzione fisiologica come possono essere quelli della gravidanza e dell’allattamento, ma di una vera e propria malattia.

 

 

Le principali cause dell'amenorrea secondaria

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Sostanzialmete i motivi che possono portare a soffrire di amenorrea secondaria si possono dividere in organiche, ossia lesioni che interessano gli organi di controllo del ciclo mestruale, o ancora cause traumatiche e disfunzionali. Nel primo caso si tratta soprattutto di problemi gravi a organi come ovaie e utero che comportano la loro asportazione chirurgica o ancora l’interruzione della funzione ovarica causata da raggi X, la distruzione della mucosa dell’utero o la distruzione dell’endometrio da parte dell’endometrite tubercolare, tutte cause per le quali non esiste al momento alcuna terapia efficace.

Al contempo l’alterazione delle funzioni dell’ipofisi è tra le cause genitali più comuni dell’amenorrea secondaria. E' il caso del 'morbo di Simmonds' che si manifesta quando, dopo il parto o in seguito alla distruzione del tessuto dell’ipofisi causato da traumi, cessano gli stimoli degli ormoni ipofisari sull’ovaio e quindi la sua attività di quest’ultimo. In questo caso l'unica soluzione è il trapianto.

 

Le cause reversibili dell'amenorrea secondaria

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Esistono altre cause, sempre di natura genitale, ma curabili perché legate alla quantità e alla tipologia di ormoni presenti nell’organismo. Sostanzialmente il ciclo mestruale dipende dall’azione degli ormoni prodotti dall’ovaio, ossia estrogeni e progesterone, in particolare dalla quantità degli uni rispetto agli altri e quindi un divario eccessivo in un senso o nell'altro può causare l'insorgere dell'amenorrea secondaria (ad esemio nel caso di cisti follicolari).

Infine, una causa di amenorrea secondaria può essere la menopausa precoce qualora si esaurisca il patrimonio follicolare ovarico in età ancora giovanile. Tra le cause extragenitali, le più diffuse sono le malattie legate all’alimentazione, come l’anoressia e la bulimia.

 

 

Elenco di tutte le cause dell'amenorrea secondaria

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L'amenorrea secondaria può derivare da diverse cause, ricapitoliamo:

  • Cause naturali. La gravidanza è la causa più comune. Altre cause naturali includono l'allattamento al seno e la menopausa.

  • Farmaci e terapie. Alcune pillole di controllo delle nascite, contraccettivi iniettabili e dispositivi intrauterini possono causare l'amenorrea. Possono essere necessari alcuni mesi dopo aver interrotto l'uso della pillola per il controllo delle nascite, affinchè il ciclo mestruale si riavvii e diventi regolare. Alcuni farmaci, inclusi alcuni antidepressivi e farmaci a pressione sanguigna, possono aumentare i livelli di un ormone che impedisce l'ovulazione e il ciclo mestruale.

  • I trattamenti di chemioterapia e radioterapia per il cancro ematologico (compreso sangue, midollo osseo e linfonodi) e il cancro al seno o ginecologico possono distruggere le cellule e le uova che non riescono a produrre estrogeni nelle ovaie, portando ad amenorrea. L'amenorrea risultante può essere a breve termine, specialmente nelle donne più giovani.

  • A volte il tessuto cicatriziale può accumularsi nella parete dell'utero, impedendo il normale spargimento della parete uterina nel ciclo mestruale. Questa cicatrice si verifica a volte dopo una dilatazione o operazioni simili, una procedura in cui il tessuto viene rimosso dall'utero per diagnosticare o trattare sanguinamento pesante o per eliminare parte della parete uterina dopo un aborto spontaneo, una sezione cesarea o un trattamento per i fibromi uterini.

  • Amenorrea ipotalamica. Questa condizione si verifica quando l'ipotalamo, una ghiandola nel cervello che regola i processi del corpo, rallenta o smette di rilasciare l'ormone che dà inizio al ciclo mestruale.

  • Condizioni ginecologiche. I livelli ormonali sbilanciati sono caratteristiche comuni di alcune condizioni che hanno l'amenorrea secondaria come sintomo principale. Questi possono includere la sindrome dell'ovaio policistico, che si verifica quando il corpo di una donna produce più androgeni (un tipo di ormone) rispetto al normale. Alti livelli di androgeni possono causare la formazione di sacchi o cisti piene di liquidi nelle ovaie, che interferiscono con il rilascio delle uova (ovulazione). Poi c'è l'insufficienza ovarica primaria che è una condizione in cui le ovaie della donna smettono di funzionare prima della menopausa normale, a volte a circa 40 anni.

  • Problemi della tiroide. La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla alla base del collo, appena sotto il pomo di Adamo. La tiroide produce ormoni che controllano il metabolismo e svolgono un ruolo nella pubertà e nelle mestruazioni. Una ghiandola tiroidea troppo veloce (ipertiroidismo) o lenta (ipotiroidismo) può causare irregolarità mestruali, tra cui l'amenorrea.

  • Tumore pituitario. I tumori nell'ipofisi possono interferire con la regolazione ormonale del corpo delle mestruazioni.

 

Le terapie per combattere l'amenorrea secondaria

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Per curare l'amenorrea secondaria è essenziale prima di tutto avere una diagnosi precisa che definisca la causa della malattia. Solo in questo caso il medico potrà valutare il trattamento adeguato da fare. Abbiamo visto come siano tantissime le cause che provocano amenorrea secondaria, pertanto altrettante saranno le cure possibili.

 

Cure e trattamenti per l'amenorrea secondaria:

  • In caso di amenorrea secondaria dovuta ad esagerata attività fisica, la soluzione è semplice quanto banale, ovvero ridurre le ore dedicate allo sport e soprattutto praticarlo in maniera più leggera;

  • Nel caso in cui il problema avesse cause legate alla repentina perdita di peso il medico insieme al nutrizionista pianificherà una dieta volta ad acquistare i kg persi. Se ci trovassimo di fronte ad un soggetto con disturbi alimentari quali anoressia o bulimia sarebbe opportuno affiancare uno psicologo;

  • Nel caso opposto, ovvero in caso di aumento eccessivo del peso corporeo in pochissimo tempo, la paziente dovrà sottoporsi e freea dieta dimagrante associata alla pratica di una attività sportiva;

  • Qualora l'amenorrea sia causata da farmaci la soluzione è interrompere l'assunzione di suddetti medicinali;

  • In caso di un tumore ipofisario la soluzione è asportare la massa tumorale mediante intervento chirurgico;

  • In caso di problemi come aderenze intrauterine è previsto anche qui un trattamento di tipo chirurgico atto ad eliminare il tessuto cicatriziale dall'utero;

  • Quando abbiamo amenorrea secondaria a causa di ovaio policistico la terapia è farmacologica. Il medico prescriverà medicinali e farmaci come la pillola anticoncezionale, il clomifene ed i derivati del progesterone. In caso di cisti follicolari e ovaio policistico ci si potrà anche operare, ovviamente dietro attenta valutazione medica, eliminando chirurgicamente con una laparoscopia le cisti che impediscono l’attività ovarica, oppure somministrando la terapia ormonale sostitutiva in caso di prolattina alta causata da disfunzioni tiroidee. E comunque è sempre bene, quando le mestruazioni si interrompono prima della menopausa, un consulto dal ginecologo.