Come la candida influisce sulle mestruazioni

 

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Il focus di questo articolo, ovvero come la candida influisce sulle mestruazioni, serve a chiarire in parte alcuni dubbi sul rapporto tra questa infezione ed il ciclo.

La candida può ritardare il ciclo? Come curarla e come prevenirla? Cosa fare e quali precauzioni prendere? Vedremo fino a che punto l’infezione da candida può influire sul ciclo mestruale.

Sicuramente, la cosiddetta candidosi genitale interessa in particolare le donne, causa la vaginite, si intensifica di solito una settimana prima delle mestruazioni, più o meno.

Scopriamo più da vicino i sintomi di questa infezione e cosa si può fare per combatterla analizzando vari punti di vista in un dibattito che, ad oggi, resta aperto.

 

 

Candida o candidosi vaginale: che cos’è e quali sono i sintomi

Per capire meglio come la candida influisce sul ciclo mestruale, conosciamo più da vicino questa infezione.

La candida albicans è un parassita della famiglia dei miceti (funghi) che ‘abita’ soprattutto nel colon ed è già presente nella vagina sotto forma di spora (non patogeno).

Quando infetta gli organi genitali, si verifica un’alterazione del normale ecosistema vaginale per eccessiva ed aggressiva crescita del fungo. Quindi, la candida ‘abita’ nel nostro corpo e, quando si manifesta, significa che prolifica in eccesso trasformandosi in infezione.

Si nutre soprattutto di zuccheri e amidi sottraendoli al nostro organismo, genera rifiuti tossici capaci di provocare malattie.

Paradossalmente, la malattia altro non è che uno sforzo del corpo di eliminare rifiuti, muco e tossine accumulati nel tempo.

La candida si manifesta con irritazione, arrossamento, prurito che interessa la zona vulvo-vaginale, secrezioni e perdite granulose e dense che la fanno somigliare a ricotta.

I sintomi classici e più comuni sono fatica, allergie alimentari, dolori muscolari, emicranie, problemi digestivi, dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali), disuria (difficoltà ad urinare), disturbi del sistema immunitario e, a quanto si dice, mestruazioni irregolari.

 

Come la candida influisce sulle mestruazioni: cosa succede

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Quando il ciclo mestruale subisce un ritardo è sempre motivo di ansia per una donna, specie se non desidera una gravidanza o se sospetta cause fisiologiche (come ovaio multifollicolare o policistico, fibroma, insufficienza tiroidea oppure ovarica, menopausa) anziché conseguenze derivanti da stress o dall’uso di alcuni farmaci (cortisonici, antiulcera, ecc.).

In realtà, c’è da dire che avere il ciclo regolare è una fortuna di cui poche possono vantarsi.

Abbiamo concluso il paragrafo precedente accennando alle mestruazioni irregolari, tra i sintomi della candida. La possibilità che il ritardo del ciclo sia dovuto alla candida è lecito seppure questa conseguenza non sia stata ancora dimostrata e comprovata, quindi può aver ragione anche chi ammette che la candidosi non influisce affatto sulla regolarità delle mestruazioni.

La correlazione tra ritardi mestruali e l’insorgere di infezioni genitali come la candida viene da alcuni esclusa in quanto si tratta di due fenomeni originati da cause molto diverse e non collegate tra loro.

 

 

Come la candida influisce sulle mestruazioni: il dibattito resta aperto

Come la candida influisce sulle mestruazioni resta, dunque, nel dubbio che lascia aperto il dibattito.

E’ certo, però, che candida e mestruazioni non vanno d’accordo tra loro, anzi le alterazioni ormonali tipiche del ciclo in arrivo potrebbero anche scatenare la vaginite da candida.

In tal caso, la candidosi va curata sia per evitare che si ripresenti il mese successivo con tutti i suoi fastidiosi (e anche dolorosi) sintomi sia per evitare di contrarre l’infezione da candida al partner oppure ad eventuali figli. Una volta che il fungo si scatena trasformandosi in infezione, la malattia diventa contagiosa.

Da una parte, si consiglia di seguire un ciclo di fermenti lattici (lattobacilli) per difendere la microflora vaginale e di assumere antimicotici regolarizzando, allo stesso tempo, l’intestino e seguendo una dieta mirata; dall’altra, c’è chi parla di ‘paradosso terapeutico’.

Cosa significa? Significa che, in base alla teoria del ‘paradosso terapeutico’, ogni cura che mira a distruggere microorganismi (ad esempio, antibiotici) non fa che rendere cronico lo stato patologico della candida.

Secondo questa teoria, ‘disinfettare’ non basta, occorre pulire l’intestino e renderlo sano perché, in un corpo completamente disintossicato da rifiuti e scorie, i germi, i funghi e quant’altro non trovano nulla di cui vivere, quindi non si stabiliscono.

 

Candida: precauzioni

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La questione ‘come la candida influisce sulle mestruazioni’ resta, dunque, discutibile.

La prevenzione rappresenta la soluzione ideale per non dover far fronte alla candida, fastidiosa e recidiva, ma una volta che si è scatenata l’infezione bisogna correre ai ripari e prendere le dovute precauzioni, oltre che curarla, anche durante il ciclo mestruale.

Prima di tutto, usate assorbenti esterni, non interni perché questi ultimi possono provocare fastidio, dolore e peggiorare la situazione: cambiate spesso gli assorbenti esterni evitando, così, che umidità e calore si accumulino facendo prolificare il fungo patogeno.

Per l’igiene intima, evitate anche di usare acqua calda e detergenti aggressivi (che alterano il PH vaginale).

Non indossate indumenti attillati, biancheria intima sintetica e stretta.

L’alimentazione mirata può aiutare a prevenire la candida: seguite una dieta sana assumendo integratori alimentari a base di vitamina C e Pseudowintera.