Dolori mestruali: cause, sintomi, rimedi naturali, farmaci

 

La maggior parte delle donne soffre di dolori mestruali, composti da una serie di sintomi ad essi collegati e che provocano molto disagio nella vita di tutti i giorni. Anzi, pare che, stando ad alcune stime, solo due donne su dieci non vengono coinvolte in quel processo definito scientificamente come dismenorrea, termine medico con cui vengono indicati i dolori associati al ciclo mestruale.

 

 

Dolori mestruali: Le cause

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Perchè le donne provano dolore durante le mestruazioni? Con l'aiuto degli amici di www.romamed.net, guardia medica in tutte le zone di Roma, cercheremo di rispondere a questa importante domanda insieme ad altri quesiti di sicuro interesse sull'argomento.

Per espellere le cellule endometriali in disfacimento l'utero, attraverso specifici muscoli, si contrae. Tali contrazioni sono amplificate da alcuni ormoni, come prostaglandine ed altre molecole. Pertanto, un alto indice di prostaglandine è sinonimo di contrazioni più forti ergo dolori più intensi.

Studi dimostrano che alte contrazioni riducono significativamente l'afflusso di sangue all'utero provocando un sintomo doloroso molto simile a quello provocato da angina pectoris, ovvero quando l'ostruzione delle coronarie riduce il provvigionamento di ossigeno al miocardio con conseguenti forti dolori al petto.

 

Dolori mestruali: I sintomi

Parlare di dolori mestruali è riduttivo, dato l’insieme di sintomi che si correlano a questo "disturbo" tipico delle mestruazioni.

Infatti, in caso di dismenorrea, è facile che la donna avverta anche una pesantezza al basso ventre e una sensazione di indolenzimento alla schiena. Senza contare il fastidio e il formicolio che si irradia anche alle gambe.

Altri disturbi sono crampi addominali, nausea, vomito. Ma anche, diarrea, mal di testa, spossatezza e malessere generale.

Questi disturbi insieme spesso costringono le donne a rimanere a letto, non riuscendo a trovare la forza e la resistenza per poter affrontare la classica routine (senza dimenticare che subisce l'influenza di tali malesseri anche l'umore).

 

I farmaci antinfiammatori non steroidei da assumere

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Il primo rifugio che le donne cercano per lenire i fastidi e i dolori che avvertono a causa del mestruo è dato dai farmaci.

Di norma infatti, dinanzi a forme di dismenorrea primaria (provocata in particolar modo dall’eccesso di prostaglandine)  il rimedio più efficace risiede nei cosiddetti FANS. Ovvero farmaci antinfiammatori non steroidei il cui compito è quello di interrompere la produzione delle sostanze che causano il dolore.

Affinché sia molto efficace, il FANS, seguendo sempre il dosaggio consigliato dal medico, si deve assumere allo scoccare dei primi sintomi. Solo in questo modo il dolore viene interrotto sul nascere, per evitare che esso si sviluppi. In fondo si tratta di compresse che devono avere un effetto analgesico alla fonte.

Ricordiamo inoltre che questi farmaci sono ottimi anche per liberarsi della nausea. È bene sottolineare comunque che essi non vanno mai assunti a stomaco vuoto.

 

 

La pillola anticoncezionale

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Dinanzi ad una dismenorrea significativa e ricorrente invece, il medico, o la guardia medica privata, può optare per una terapia a base di pillola anticoncezionale. Inibire infatti l’ovulazione, con conseguente diminuzione del flusso mestruale, vuol dire agire positivamente sui dolori provocati dal ciclo. In alcuni caso poi, al posto della pillola, il medico può proporre anche un qualunque altro anticoncezionale estroprogestinico come il cerotto o anche l' anello vaginale.

Secondo alcune statistiche quasi l'80% delle donne affette da dismenorrea riescono a trarre il massimo beneficio assumendo questi anticoncezionali estroprogestinici.

Una simile efficacia la si ottiene anche attraverso i dispositivi intrauterini a lento rilascio di solo progestinico, come la spirale medicata). Questa alternativa per quanto molto efficace, e spesso assai gradita, ha tuttavia una controindicazione: non consente lo sviluppo di gravidanze. Per cui, chi ha intenzione di concepire, dovrebbe escludere questo metodo.

 

I farmaci antispastici

Quando invece si vogliono combattere i classici crampi mestruali, che incidono in particolar modo sull'apparato intestinale, le donne utilizzano i farmaci antispastici. Questi ultimi tendono a restringere lo sviluppo di contrazioni uterine e dei muscoli che circondano il tubo digerente, così da evitare quei forti dolori insopportabili.

In concomitanza con le compresse antipatiche va applicato sul basso ventre o sulla regione lombare della schiena una fonte di calore, come la borsa dell’acqua. Grazie alla propagazione di aria calda, il dolore o il crampo addominale tende ad attenuarsi e a velocizzare l’efficacia del farmaco.

 

L’alimentazione come primo rimedio naturale

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Di solito l’alimentazione è la base di tutto. Stare attenti a ciò che mangiamo è la scelta più saggia per rimanere in salute. Pertanto la regola non poteva non valere anche in caso di mestruazioni e dolori ad esse collegate.

A volte le donne tendono a trascurare questa componente che invece dovrebbe essere sempre ottimizzata prima di passare alle cure farmacologiche oggi un voga.

Innanzitutto si consiglia di seguire una dieta sana, varia, che consenta di mangiare tutto e che apporti nell’organismo femminile tutti i macro e i micronutrienti necessari utili ad assicurare l’ideale funzionamento e una piena efficienza dell’organismo. Ovviamente il tutto facendo attenzione a non appesantirsi.

Sì dunque a frutta, verdura, cereali integrali, ma anche a proteine vegetali o (in misura minore) animali e oli vegetali. L’assunzione quotidiana varia in funzione del fabbisogno e del dispendio energetico individuale.

 

Evitare i grassi animali

Durante il ciclo mestruale (sia doloroso che non) dovrebbe essere buona abitudine, invece, il limitato consumo di grassi animali, in quanto contengono acido arachidonico. Quest’ultimo è uno degli elementi della prostaglandine, causa dei dolori da dismenorrea. In vero poi i grassi animali contribuiscono negativamente al funzionamento della digestione. Provocano infatti gonfiore, e alimentano i crampi addominali e i mal di testa.

Esagerare dunque con tali sostanze nella dieta, non fa affatto bene. Non dimentichiamo infatti che esse sono le principali cause di un possibile aumento di peso.

 

 

Gli aminoacidi a tavola

Altro rimedio naturale contro i dolori mestruali, sempre sul piano alimentare, fa riferimento agli aminoacidi. Per combattere infatti sia il dolore mestruale generalizzato che i crampi addominali, sarebbe bene seguire una dieta a base di cibi con alto contenuto di triptofano, come legumi, cereali, frutta secca ecc.

Stiamo parlando di un aminoacido essenziale spesso contenuto nella serotonina (neurotrasmettitore che fa bene al sonno e all’umore) che favorisce il rilassamento e lo stato emotivo sereno. Affinché l’organismo lo assorba più facilmente, si consiglia di associare i cibi ad alto contenuto di triptofano con quelli che contengono vitamine del gruppo B, tra cui lievito di birra, pesce azzurro, tuorlo d’uovo, fegato. Ma anche lattuga, broccoli, spinaci e altri vegetali a foglia verde, banane, avocado, prugne, frutta secca e semi di lino.

 

I sali minerali nel cibo

Che dire poi dei benefici apportati dai sali minerali? Questi ultimi si trovano in particolari cibi come le mandorle, le nocciole, ma anche levito di birra, banane e albicocche secche, miglio e grano saraceno. Si tratta di alimenti completi perché ricchi di magnesio, zinco, potassio e altri sali minerali molto utili per l’equilibrio necessario in caso di dolori mestruali.

Sono sostanze infatti che favoriscono la condizione nervosa ed evitano la contrazione muscolare. Il tutto aiutando a combattere la ritenzione idrica. Lo zinco è poi un ottimoantiossidante, che riduce infiammazione dell’organismo.

 

Altri rimedi dalla natura: zenzero, zafferano e camomilla

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Infine, sempre tenendo presente che si cerca qualunque cosa possa avere potere di lenire il dolore, le donne con la dismenorrea possono affidarsi all’effetto benefico delle erbe aromatiche o delle spezie. In particolare possono consumare zenzero e curcuma, e bevande a base di zafferano. Si tratta di spezie (soprattutto lo zafferano) con proprietà sedative, antidepressive e antispasmodiche. Anzi la loro azione vale non solo durante le mestruazioni ma anche nella fase antecedente.

Sì anche al consumo di camomilla e di qualunque tisana con potere rilassante. Queste sono ideali in particolare modo quando il calo degli ormoni estrogeni provoca irritabilità, nervosismo, agitazione e disturbi del sonno.

 

L’importanza del sonno e degli oli essenziali

Durante la fase mestruale occorre inoltre effettuare un sonno ristoratore, che duri almeno 6-7 ore ogni notte. Riposare bene non solo fa bene alla salute nel suo insieme ma aiuta anche a non intensificare la stanchezza già presente di base durante le mestruazioni. Inoltre il sonno agevola la creazione di un equilibrio ormonale ad hoc, evitando ulteriori disagi.

Insieme al riposo, per ritrovare la propria serenità e per non inciampare in continui sbalzi di umore è possibile servirsi anche degli oli essenziali. Tra i più noti, dotati di proprietà benefiche in tal verso, troviamo quelli a base di gelsomino, camomilla, maggiorana, bergamotto, lavanda e mandarino.

Ricordiamo comunque di optare sempre per prodotti di qualità certificata (meglio se acquistati in farmacia o in erboristerie affidabili) e di non esagerare con il consumo. L’applicazione va effettuata seguendo le istruzioni che si trovano nella confezione o che ci fornisce il professionista presso cui acquistiamo. Di solito comunque gli oli essenziali si applicano direttamente sulla pelle (2-3 gocce) o si diluiscono nell’acqua della vasca da bagno per un bagno rilassante.