Fumo e ciclo mestruale

 

Il fumo fa male in maniera indistinta sia agli uomini che alle donne, ma proprio queste ultime dovrebbero avere diversi motivi in più per cercare di smettere di fumare, sia per il ruolo sociale che educativo che hanno all’interno della famiglia.

 

Negli ultimi 20 anni le fumatrici in Italia sono notevolmente aumentate fino a raggiungere il 60% del totale, donne che arrivano a fumare fino a 20 sigarette al giorno.

Secondo diversi studi il fumo per la donna sarebbe una sorta di ripiego per un’insoddisfazione sessuale. Desiderio che tramite il fumo viene appagato, dato che la nicotina a piccole dosi è eccitante, mentre in alta concentrazione funge da effetto contrario, deprimendo ogni pulsione sessuale.

 

 

Specificatamente i rischi che le donne corrono continuando a fumare sarebbero realmente gravi e numerosi, dall’alta possibilità di incorrere in un tumore al collo dell’utero, alla diminuzione della fertilità, alla possibilità di una menopausa anticipata, o addirittura durante la gravidanza causare dei gravi problemi al feto.

 

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Nelle fumatrici il rischio di una gravidanza extra uterina è più alto del 40%, mentre la capacità di riuscire a concepire per le donne fumatrici è di un terzo più bassa rispetto alle donne che non fumano.

A quanto pare secondo diversi studi è stato riscontrato che le donne fumatrici avrebbero maggiore possibilità di soffrire di dolori mestruali, anzi sembrerebbe che l’intensità della dismenorrea potrebbe essere proporzionale al numero di sigarette fumate.

Ma oltre al danno anche la beffa, come tutti ben sappiamo le sigarette invecchiano la nostra pelle in quanto il fumo determina una restrizione dei piccoli vasi sanguigni con tutti i problemi annessi e connessi, minore elasticità, compattezza, tonicità, eccetera. La conseguenza è che le donne più attente all'estetica poi si recano presso centri di medicina estetica per trattamenti di ringiovanimento del derma (puoi approfondire su ultherapy.it) sostenendo costi non proprio economici.

 

Dismenorrea e fumo: lo studio australiano

Da uno studio australiano è emerso infatti che esiste una possibile correlazione tra l’intensità del dolore percepito durante il ciclo mestruale e il fumo di sigaretta. Secondo i dati emersi rispetto alle donne non fumatrici, le donne che scelgono di fumare avrebbero maggiore possibilità di soffrire di dismenorrea, e il dolore potrebbe aumentare a seconda del numero di sigarette fumate.

Lo studio australiano è stato condotto analizzando 9.067 donne fumatrici e non fumatrici tra il 2000 e il 20102 con quattro distinti livelli di dismenorrea, un ultimo livello era di donne con dismenorrea cronica. È emerso che coloro che facevano uso di sigarette avevano maggiori possibilità pari al 33% per le ex fumatrici e 41% per le fumatrici di entrare a far parte delle donne affette da dismenorrea cronica.

E sempre dallo stesso studio è emerso che le donne che iniziano a fumare in età giovane presentano un elevato rischio di poter soffrire di dismenorrea cronica nel futuro, un rischio pari al 59% per le donne che iniziano prima dei 13 anni e 50% tra i 14 e i 15 anni.

 

 

Perché il fumo peggiora la dismenorrea?

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Non esistono ancora prove scientifiche che riguardano la possibile correlazione tra l’aumento dei crampi mestruali e il fumo di sigaretta, anche se sono diverse le ipotesi che sono state formulate. Cause che potrebbero essere associate ad una possibile diminuzione della quantità di ossigeno nell’utero, o alla vasocostrizione creata dal fumo di sigaretta che contraendosi i vasi sanguigni all’interno dell’utero causerebbero dolore.

Anche i fattori ormonali potrebbero essere correlati con l’associazione del fumo e la dismenorrea, soprattutto nel caso in cui si inizi a fumare troppo presto, durante la pubertà o la pre adolescenza.

Bisogna precisare però che non tutte le donne fumatrici soffrono di dismenorrea, ma nel caso in cui si percepiscano delle mestruazioni particolarmente dolorose si potrebbe avere una motivazione in più per smettere di fumare, ed evitare così di soffrire di dismenorrea.

 

Fumo di sigaretta e sindrome premestruale

Secondo molti esperti e studiosi dell’Università del Massachussetts il fumo di sigaretta potrebbe avere effetti negati non solo sul dolore percepito, ma anche sulla sindrome pre mestruale. È probabile che il fumo possa avere effetti negativi sui livelli di estrogeni, del progesterone, degli androgeni e della gonadotropina, e proprio per l’aumento di tali livelli di ormoni è possibile che le fumatrici passono riscontrare anche dei sintomi della sindrome pre mestruale più intensi.

Gli effetti negativi del fumo sulla salute sia di uomini che nelle donne sono ad oggi universalmente riconosciuto, ma gli effetti del fumo potrebbero esporre le donne a rischi molto seri, soprattutto legati anche alla sfera riproduttiva.

Il fumo tende ad anticipare la menopausa di almeno 1 o 2 anni, oltre a determinare la comparsa di osteoporosi con un considerevole aumento del rischio di fratture. Le fumatrici soffrono molto di più rispetto alle donne non fumatrici di disturbi legati al ciclo mestruale soprattutto nel caso in cui assumono contraccettivi orali, esponendosi ad un aumento del rischio di trombosi, infarto miocardico e ictus.

 

 

Smettere di fumare in base al ciclo mestruale

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Esiste però una nuova ricerca che suggerisce alle donne quando possa essere più efficace cercare di smettere di fumare. Secondo tali studi esisterebbe un piccolo accorgimento per le donne che vogliono smettere di fumare, programmando il momento in cui abbandoneranno le sigarette in funzione del proprio ciclo mestruale.

Sembrerebbe che il ciclo mestruale possa avere degli effetti sull’astinenza da nicotina. Secondo gli studiosi dell’Institut universitaire en santé mentale de Montréal, l’incontrollabile voglia di fumare risulterebbe molto più alta soprattutto durante la fase follicolare che inizia dopo la mestruazione. Mentre il calo degli estrogeni e del progesterone potrebbero aggravare i sintomi dell’astinenza, aumentando la voglia del desiderio di nicotina.

Proprio per tali ragione è consigliabile ad ogni donna che vuole smettere di fumare cercare di programmare l’inizio dell’astinenza da nicotina verso la metà della fase luteale, quando la formazione del corpo luteo crea un aumento del progesterone e dell’estrogeno. Un aiuto potrebbe venire nella prima fase dall'utilizzo di sigarette elettroniche con liquidi contenenti pochissima nicotina, fino ad eliminarla completamente. Le e-cig hanno anche il vantaggio di far risparmiare un bel gruzzoletto prima dedicato all'acquisto dei pacchetti. Attualmente è possibile anche risparmiare acquistando i dispositivi e-cig e accessori online, su siti specializzati.

Esiste una forte differenza tra uomini e donne che vogliono smettere di fumare.

È stato dimostrato da diversi studi che smettere di fumare per le donne è decisamente più difficile rispetto agli uomini, dimostrando tramite diversi esperimenti che le donne tendono a sviluppare più velocemente una dipendenza. Le indagini condotte hanno portato gli studiosi alla conclusione che le donne sono molto più a rischio si sviluppare una dipendenza velocemente, e che proprio gli ormoni sessuali potrebbero essere la motivazione.

Ecco perché una donna che vuole smettere di fumare deve tenere in considerazione il proprio ciclo mestruale.