Come si cura l’amenorrea

 

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Anzitutto la diagnosi, perché l'amenorrea primaria e secondaria vanno determinate con visite specialistiche ed esami approfonditi. Poi la cura che deriva da terapie specifiche, determinanti per stabilire o ristabilire il corretto funzionamento dei processi che portano alla regolarizzazione del ciclo mestruale.

 

 

I trattamenti per l'amenorrea

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Il trattamento dell'amenorrea primaria e secondaria è determinato dalla causa specifica. Gli obiettivi di trattamento servono per alleviare i sintomi dello squilibrio ormonale, stabilire la mestruazione, prevenire le complicazioni o per ottenere la fertilità, anche se non tutti questi obiettivi possono essere raggiunti sempre.

Nei casi in cui le anomalie genetiche o anatomiche sono la causa dell'amenorrea (tipicamente amenorrea primaria), si può raccomandare la chirurgia. Nel fallimento ovarico precoce, la terapia ormonale può essere raccomandata con l'assunzione di pillole contraccettive orali per quelle donne che non desiderano gravidanza, o farmaci alternativi di estrogeni e progesterone. Mentre la terapia ormonale postmenopausa è stata associata a determinati rischi per la salute nelle donne anziane, le donne più giovani con insufficienza ovarica precoce possono beneficiare di questa terapia per prevenire la perdita della consistenza delle ossa. Le donne con sindrome dell'ovaio policistico invece, possono beneficiare di trattamenti che riducono il livello o l'attività degli ormoni maschili o degli androgeni.

 

La cura per l'amenorrea primaria

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Se il problema si manifesta a livello dell'ipotalamo o dell'ipofisi ipofisario solitamente si utilizza una terapia stimolante a base di clomifene citrato o estrogeni in alte dosi oppure ancora una terapia sostitutiva con gonadotropine ipofisarie o urinarie estrattive.

Se invece il disturbo è nell'ovaio, la terapia dovrà essere stimolante, con clomifene citrato o gonadotropine umane, oppure sostitutiva a base quindi di estrogeni e progestativi.

Quando invece l'amenorrea è causata da malattie infettive oppure cattiva nutrizione bisogna agire direttamente contro il disturbo che ha portato alla manifestazione della malattia. Lo stesso discorso va fatto per alcuni casi di amenorrea psicogena, quando l'assenza di mestruazioni dipende da disturbi di natura psichica o da eccessivo dimagramento per diete non consone o per anoressia nervosa.

 

 

La cura per l'amenorrea secondaria

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Se l'amenorrea si manifesta a livello dell'ipofisi la terapia dovrà essere sostitutiva, a base di dosi bilanciate di gonadotropine umane che aiutano ad indurre l'ovulazione, anche per favorire una futura gravidanza. Invece la terapia dell'amenorrea causata da problemi extragenitali sta nella cura della malattia che l'ha determinata, tanto che solitamente una volta guariti da quella malattia, il ciclo ricompare in maniera naturale. E ancora, nei casi di eccessiva produzione di estrogeni da parte dell'ovaio, viene consigliata una terapia con progesterone che bilancia l'eccessiva azione degli estrogeni e quindi permette la ripresa del ciclo mestruale.

E ancora, l’amenorrea da dieta così come quella dell’atleta si curano da una parte con una consulenza nutrizionale, ma anche con riabilitazione psicologica, mentre l’amenorrea da stress regredisce nel giro di pochi mesi spontaneamente una volta che venga cancellato l'evento che provoca questa situazione di disagio.

Le malformazioni genitali devono essere necessariamente affrontate con terapia chirurgica, come nel caso dell’agenesia utero-vaginale, con una laparoscopia che consiste nella creazione di una nuova vagina per consentire i rapporti sessuali, anche se in questo caso la funzione mestruale non può essere ripristinata.