Amenorrea e caduta capelli

 

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Sono svariati e diversi tra loro i problemi che possono causare l'interruzione o la scomparsa del ciclo mestruale.

In rari casi l'amenorrea o assenza delle mestruazioni (menarca) deriva da difetti genetici e anomalie fisiche.

La parte del cervello che regola il ciclo mestruale è chiamata ipotalamo, il quale stimola la ghiandola pituitaria: essa si trova appena sotto l'ipotalamo alla base del cervello.

La ghiandola pituitaria rilascia due ormoni che regolano il ciclo riproduttivo femminile, essi sono l'ormone luteinizzante (LH) e l'ormone follicolo-stimolante (FSH).

LH e FSH influenzano la produzione di estrogeni e progesterone, questi ormoni controllano i cambiamenti ciclici nel rivestimento dell'utero.

Affinché una donna abbia cicli mestruali regolari, il suo ipotalamo, la ghiandola pituitaria, le ovaie e l'utero devono funzionare correttamente. Anche la sua cervice e la vagina devono avere un'anatomia normale. Esistono due tipi di a menorrea: primaria e secondaria.

 

 

L'amenorrea primaria si verifica quando una donna non ha avuto il suo primo periodo mestruale (menarca) a 15 o 16 anni. Questa condizione è anche chiamata menarca ritardato ed è più spesso dovuto alla pubertà tardiva e dovuto a problematiche genetiche o relative a peso e struttura fisica.

L'amenorrea secondaria si verifica in età adulta, quando una donna che ha avuto periodi mestruali subisce l'interruzione delle mestruazioni per tre o più mesi consecutivi. Essa può essere causata da:

  • Gravidanza (la causa più comune)

  • Allattamento al seno

  • Menopausa, la normale fine delle mestruazioni legata all'età

  • Stress emotivo o fisico

  • Rapida perdita di peso

  • Frequente esercizio fisico intenso

  • Metodi contraccettivi tra cui pillola anticoncezionale o cerotto

  • Sindrome delle ovaie policistiche

  • Insufficienza ovarica prematura (menopausa prima dei 40 anni)

  • Isterectomia (rimozione chirurgica dell'utero)

  • Produzione anormale di alcuni ormoni, come testosterone, tiroide e cortisone

  • Tumori della ghiandola pituitaria

  • Chemioterapia

 

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L'amenorrea dell'età adulta può portare conseguenze e sintomi di diversa natura: gli squilibri ormonali possono causare amenorrea insieme a:

  • Eccesso di peli sul viso

  • Acne

  • Abbassamento della voce

  • Desiderio sessuale alterato

  • Secrezioni del latte materno

  • Aumento di peso

  • Caduta di capelli

 

Il rapporto tra amenorrea e caduta di capelli appare forse inconsueto: la maggior parte dei sintomi che siamo abituati a correlare all'assenza di ciclo mestruale sono infatti rapportati all'aumento di peso e di peluria, oltre a condizioni psicologiche legate all'alterazione dell'umore.

Eppure tra i sintomi meno noti dell'amenorrea (e spesso sottovalutati) si inserisce anche la caduta dei capelli, che nelle donne adulte è spesso associata a cambiamenti e oscillazioni di peso, del volume del seno e alla secchezza vaginale.

Il ciclo irregolare e la caduta di capelli possono essere associate a diversi fattori, ecco i principali.

 

 

Amenorrea e caduta capelli: le cause più comuni

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Se è vero che l'assenza di ciclo mestruale, sopratutto in età adulta, può causare sintomi come diradamento e perdita dei capelli, è altrettanto veritiero che l'accoppiamento dei due fattori amenorrea e caduta dei capelli possono essere a loro volta ricondotte ad altre cause e patologie, come elementi e sintomatologie legate a determinati disturbi o squilibri, spesso anche alimentari.

 

Tra i fattori alla base di squilibri ormonali responsabili dell'interruzione del ciclo mestruale ma anche della caduta dei capelli possiamo citare:

  1. Sindrome dell'ovaio policistico

I capelli diradati a causa degli effetti degli ormoni maschili (androgeni) sono chiamati alopecia androgenetica ed è una delle principali fonti di disagio psicologico per le donne. Questa perdita di capelli di tipo maschile è spesso osservata nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico (PCOS), iperplasia surrenale congenita e altri disturbi dell'eccesso di ormone maschile.

Amenorrea e caduta dei capelli sono infatti due dei principali sintomi dell'ovaio policistico: nella maggior parte delle donne con alopecia androgenetica l'attaccatura dei capelli frontale rimane intatta nonostante la diffusa caduta dei capelli con progressiva perdita di capelli dalla linea del cuoio capelluto frontale mediana verso il vertice e i lati del cuoio capelluto.

 

  1. Dieta altamente proteica

Spesso per ridurre al minimo gli errori alimentari e comportamentali si ricade in diete totalmente squilibrate verso un nutriente, che causano squilibri importanti soprattutto a livello ormonale. E' questo il caso delle diete iperproteiche, dannosissime per fegato e reni, in quanto capaci di creare un avvelenamento tale dell'organismo da indurlo a reagire con modificazioni profonde e radicali al fine di liberarsi delle tossine accumulate.

Una tra queste reazioni include appunto gli scompensi ormonali, dunque amenorrea e caduta dei capelli. In particolare l'acidosi indotta dall'organismo causa un ristagno di liquidi e impedisce al corpo di ripulirsi mensilmente, intasa il sistema immunitario indebolendo tessuti e organi, togliendo vitalità al cuoio capelluto ed energia all'intero sistema.

 

  1. Disturbi della tiroide

Le disfunzioni tiroidee possono causare amenorrea e caduta dei capelli se sono gravi e non curate.

L'alopecia è una condizione autoimmune spesso osservata in condizioni di anomalie tiroidee. Provoca calvizie in alcune aree e nel corso del tempo, tuttavia, questa condizione può causare calvizie. Altre malattie autoimmuni che possono portare alla perdita dei capelli e sono spesso legate a problemi di tiroide includono la sindrome dell'ovaio policistico e il lupus eritematoso.

Alcuni farmaci usati per trattare le condizioni della tiroide possono anche contribuire all'assottigliamento dei capelli. Carbimazolo e propiltiouracile sono farmaci antitiroidei che possono, in rari casi, portare alla caduta dei capelli.

Gli endocrinologi possono anche notare l'alopecia androgenetica in altri disturbi come iperplasia surrenale congenita e marcata aumentata perdita di capelli in donne con malattie rare come neoplasia mascolinizzante dell'ovaio o ghiandola surrenale.

 

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La gestione medica dell'alopecia androgenetica consiste in una serie di opzioni.

A differenza dell'acne e dell'irsutismo, il trattamento medico della caduta dei capelli associata ad amenorrea è molto più difficile: controllare la sovrapproduzionedegli ormoni maschili e stabilizzare la malattia è un primo passo essenziale prima dell'uso di farmaci, che possono causare effetti che includono l'acne, l'irsutismo e l'alopecia.

Il trattamento con metformina gioca un ruolo importante nella gestione degli effetti metabolici dell'insulino-resistenza nella PCOS ed è stato riportato anche un ruolo antiandrogenico.

In alternativa o in concomitanza con i farmaci è possibile ricorrere a trattamenti alternativi alla chirurgia per ovviare al problema mascherandolo: uno di questi è ad esempio la tricopigmentazione (puoi approfondire su beautymedical.it), una tecnica non invasiva che consente di inoculare nello strato epidermico un pigmento che ne altera l'aspetto e ricrea l'effetto folto del cuoio capelluto, una soluzione anallergica e reversibile utile a ridurre i disagi legati alla caduta dei capelli.