Sintomi amenorrea secondaria

 

amenorrea-secondaria-sintomi

Prima di elencare tutti i sintomi dell’amenorrea secondaria, ci sembra doveroso – visto che la sintomatologia è sempre strettamente legata alle cause ed alla natura di un disturbo o di una patologia – spiegare la distinzione tra amenorrea primaria e secondaria.

Si ha l’amenorrea primaria quando il flusso mestruale non si presenta entro il 16° anno di età. L’amenorrea secondaria è, invece, la scomparsa del ciclo mestruale dopo che si è regolarmente presentato: questo disturbo femminile porta ad un ‘blocco’ improvviso del ciclo più lungo (3-4 mesi) rispetto all’oligomenorrea (intervallo di 50-80 giorni tra un flusso e l’altro). Ovviamente, bisogna escludere il periodo di gravidanza, allattamento o la menopausa.

Le cause possono essere genitali o extragenitali (disturbi nervosi e psichici, forte stress, grave denutrizione, uso di antidepressivi). Si tratta indubbiamente di un problema di natura fisica ma le cause che maggiormente incidono sull’amenorrea secondaria sono di natura psicologica.

Concentrando il nostro interesse sulla tipologia secondaria di questo disturbo, andiamo a scoprire quali sono i sintomi tipici.

 

 

Tutti i sintomi dell’amenorrea secondaria

amenorrea-secondaria-sintomi-tipici

L’amenorrea secondaria (come quella primaria) è già di per sé un sintomo (non una malattia). Il primo sintomo sta all’origine del disturbo stesso ed è la mancata perdita di sangue, l’improvvisa ed imprevista cessazione del ciclo mestruale per 3-4 mesi consecutivi.

A questo si aggiungono tutta una serie di sintomi e segni come segue:

  • Mal di testa;

  • Secchezza vaginale;

  • Eccesso della crescita di peluria sul viso (irsutismo);

  • Secrezione lattea anomala dal capezzolo (galattorrea);

  • Acne (per eccessiva produzione di sebo);

  • Dolore pelvico;

  • Disturbi visivi;

  • Abbassamento della voce;

  • Elevati livelli di prolattina;

  • Disturbi del sonno;

  • Vampate di calore, sudorazioni notturne;

  • Dimensioni del seno alterate;

  • Aumento o, al contrario, perdita di peso evidente;

  • Caduta dei capelli (specie se le cause sono extragenitali e riguardano forte stress o disturbi nervosi/psichici). La caduta dei capelli è dovuta, come per l’acne, all’eccessiva produzione di sebo sul cuoio capelluto, oltre che a fattori nervosi e psichici (maggiori informazioni su bellicapelliforum.com).

 

La sintomatologia è la stessa sia per le donne adulte sia per le adolescenti. In età adolescenziale, però, questo disturbo potrebbe nascondere un allarme: la possibilità che si tratti di anoressia nervosa, alimentazione scorretta, carenze alimentari.

 

Complicanze legate al primo sintomo

amenorrea-secondaria-mestruazioni

Le conseguenze dell’amenorrea secondaria si allacciano all’origine del blocco delle mestruazioni che è anche il primo sintomo.

Il rischio principale associato a questo disturbo è l’osteopenia ovvero la riduzione della densità ossea che può portare alla comparsa dell’osteoporosi per via dei bassi livelli di estrogeni. Il rischio di soffrire di osteoporosi severa aumenta se l’amenorrea si manifesta prima del raggiungimento del picco di densità ossea (ovvero prima dei 25 anni).

A lungo termine, l’assenza delle mestruazioni può portare all’infertilità femminile. Gli esperti negano il collegamento tra amenorrea secondaria ed infertilità, ma alcune cause di questo disturbo femminile (insieme a certi medicinali somministrati per questo problema) contribuiscono inevitabilmente all’infertilità. Ciò non toglie che una donna possa rimanere incinta anche in presenza di amenorrea secondaria.

Un’altra complicanza di amenorrea secondaria prolungata è la predisposizione all’ipotiroidismo.

 

 

Amenorrea secondaria: qualcosa da sapere sul sintomo dei sintomi

sintomi-amenorrea-secondaria

Esiste una forte correlazione tra peso corporeo ed amenorrea secondaria. Questo disturbo può verificarsi a causa di eccessivo dimagrimento o problemi di peso.

 

Per intenderci, riportiamo di seguito alcune regole:

  • Il peso di una donna incide significativamente sulla secrezione di gonadotropine che regolano il ciclo mestruale. Un digiuno prolungato, eccessivo esercizio fisico o una malattia possono portare ad una riduzione del rilascio di gonadotropine e, di conseguenza, all’interruzione del ciclo mestruale;

  • Il ciclo mestruale potrebbe non presentarsi qualora l’Indice di Massa Corporea sia inferiore a 19 Kg/m2;

  • Il grasso influisce notevolmente sulla regolazione dell’asso ipotalamo-ipofisi-ovario. È stato calcolato che almeno il 22% del peso corporeo in una donna debba essere costituito da tessuto adiposo per assicurare la regolarità del ciclo ovulatorio.

 

Dimagrire di un 10-15% rispetto al peso normale calcolato in base all’altezza è un segno di correlazione tra peso ed amenorrea secondaria.

Una volta ripristinata la corretta nutrizione e dopo aver recuperato il peso adeguato, il ciclo non si ripresenta immediatamente: a volte ci vogliono settimane, mesi prima che si ripristini l’attività ovarica.